Consulenza Psicologica

Una delle prime iniziative dell’Associazione fu la creazione di un gruppo di incontro, “Lei ancora”, costituito da socie  e da donne colpite dalla malattia oncologica; negli incontri periodici si mettevano in discussione le problematiche collegate alla malattia comprese anche quelle affettive e socio-relazionali.

Lo spazio di accoglienza e di ascolto dato alla dimensione psicologica risultò parte essenziale del percorso terapeutico, fondamentale per l’evoluzione positiva del percorso stesso, nella convinzione che la cura del corpo non potesse essere scissa dall’attenzione ai bisogni psichici e socio-relazionali.

Si  evidenziò quindi sempre di più la necessità di integrare nel percorso di cura anche l’intervento psicologico; nel corso degli anni l’Associazione ha avuto  su tale tema un confronto positivo con l’istituzione sanitaria ottenendo la presenza garantita dello psicologo all’interno del gruppo operativo multidisciplinare (GOM) e in particolare della Breast Unit (Team per donne operate di tumore al seno).

L’esperienza consolidata in questi anni ha ulteriormente confermato quanto l’intervento psicologico contribuisca sia al benessere soggettivo della persona malata che ad una sua adesione attiva e collaborante alle cure.


Poiché nel corso del tempo la domanda di intervento psicologico è gradualmente aumentata, l’Associazione ha deciso di utilizzare finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio per l’attuazione di una borsa di studio in psicologia finalizzata alla sperimentazione di interventi innovativi in psiconcologia; sono state attivate progressivamente varie borse di studio che hanno allargato il campo di studio e ricerca comprendendo anche i familiari, la consulenza genetica e nuove modalità di gestione dei gruppi di pazienti.


La borsa di studio, tutt’ora in corso, viene programmata e gestita sotto la supervisione degli psicologi ASL in modo da garantire una totale sinergia. E’ quindi una risorsa che aumenta la possibilità di risposta alle domande e alle necessità delle donne con malattia oncologica curate dal servizio pubblico.